Nei primi anni '90, Sony e Nintendo collaborarono per lo sviluppo di un nuovo hardware basato sulla nuova tecnologia del compact-disc, con l'ntento di competere con il fiorente mercato dei PC da gioco ma anche per sfruttare il sempre più popolare formato CD. Come più volte spiegato su queste pagine, tale accordo crollò e Sony decise di proseguire lo sviluppo del progetto per conto proprio. Il 1994 vide infine, il completamento del progetto e la nascita di PlayStation. Venne rilasciata inizialmente in Giappone il 3 dicembre del 1994 e solo alla fine del 1995 in USA e Europa.
Dietro la progettazione di PlayStation, Sony ripose grande attenzione per ogni aspetto, realizzazione del logo compresa, che venne affidata al designer giapponese Manabu Sakamoto (in seguito anche autore del logo per i computer VAIO di Sony). Come è possibile osservare dall'immagine a fianco, la creazione del logo PlayStation richiese un processo di design elaborato prima di raggiungere l'aspetto finale che tutti noi conosciamo. Una delle prime cose che è possibile notare è proprio la scelta dei colori primari (rosso, blu e giallo), molto probabilmente dettata anche dall'influenza del logo SNES di Nintendo, visto lo stretto contatto avuto a quel tempo da Sony con la casa di Mario.
Dietro la progettazione di PlayStation, Sony ripose grande attenzione per ogni aspetto, realizzazione del logo compresa, che venne affidata al designer giapponese Manabu Sakamoto (in seguito anche autore del logo per i computer VAIO di Sony). Come è possibile osservare dall'immagine a fianco, la creazione del logo PlayStation richiese un processo di design elaborato prima di raggiungere l'aspetto finale che tutti noi conosciamo. Una delle prime cose che è possibile notare è proprio la scelta dei colori primari (rosso, blu e giallo), molto probabilmente dettata anche dall'influenza del logo SNES di Nintendo, visto lo stretto contatto avuto a quel tempo da Sony con la casa di Mario.
Nella versione finale (foto sotto), anche il verde venne aggiunto al marchio, andando a ricreare un effetto "arcobaleno". Questa combinazione di colori, adottata proprio tra gli anni '80 ed i primi anni '90, è estremamente difficile da impiegare con successo in un logo. L'utilizzo di uno spettro di colori si prefigge l'obiettivo di trasmettere una moltitudine di idee e messaggi correlati tra loro come l'offerta di una vasta gamma di prodotti o di una grande esperienza d'uso, tutti messaggi positivi da inviare al cliente.
VEDI ANCHE: Manabu Sakamoto - l'ideatore del logo PlayStation
Ma cosa rappresenta in sostanza il simbolo "PS"? PlayStation fu la prima vera console a sfruttare realmente una grafica tridimensionale, dunque era necessario un logo che rappresentasse tale concetto. Se osserviamo il simbolo a 360° possiamo capirne la vera natura. Si tratta di una P in prospettiva con la sua ombra che in realtà è stata realizzata con una S. Il tutto rende perfettamente l'idea di profondità e quindi di tre dimensioni:
Il simbolo di PlayStation: una "P" in prospettiva con la sua ombra, che in realtà è rappresentata con una "S". |
Il logo e il marchio PlayStation, nel tempo hanno conosciuto più di una variante, cambiando colore e carattere (vedi font) utilizzato.
Bisogna premettere che in principio il simbolo venne realizzato per indicare la PlayStation in sé, cioè la prima grigia console. Grazie al successo ottenuto Sony continuò (e continua tutt'oggi) la sua presenza nel mercato videoludico. Nacque così la PlayStation 2. Da quel momento il logo "PS" e il marchio PlayStation mutarono significato, rappresentando non più una singola console, ma un'intera linea di prodotti. Un pò come BRAVIA per le TV o Walkman per i lettori audio portatili Sony. Il marchio PlayStation dunque, dal lancio di PS2 avvenuto nel 2000, ebbe il ruolo di rappresentare tutti i prodotti sviluppati da SCEI e così la prima PlayStation cambiò nome, marchio e design.
Logo 1994/2006:
Logo 2007/2008:
Logo fine 2008/Oggi:
Durante lo sviluppo del lettore CD esterno per il Super Nintendo, Sony e Nintendo adottarono quello che in seguito e con le dovute modifiche, sarebbe diventato il nome ufficiale di PlayStation. L'add-on sviluppato durante il 1991 da Sony per far leggere i CD al Super Nintendo portava, infatti, il nome di Play Station, ovvero letteralmente Stazione di Gioco.
Dopo la rottura degli accordi con Nintendo, Sony decise di utilizzare tutto il lavoro svolto per realizzare una macchina tutta sua che sfruttasse i 32 Bit, nome compreso. Ed ecco che, eliminato lo spazio tra le diverse parole componenti il progetto iniziale, la grigia console venne chiamata con un più sintetico ed incisivo "PlayStation". La scelta di unire i 2 termini portò l'azienda a presentarsi presso la corte degli Stati Uniti per via della causa intentata da Nintendo, causa infine vinta da Sony.
Dopo la rottura degli accordi con Nintendo, Sony decise di utilizzare tutto il lavoro svolto per realizzare una macchina tutta sua che sfruttasse i 32 Bit, nome compreso. Ed ecco che, eliminato lo spazio tra le diverse parole componenti il progetto iniziale, la grigia console venne chiamata con un più sintetico ed incisivo "PlayStation". La scelta di unire i 2 termini portò l'azienda a presentarsi presso la corte degli Stati Uniti per via della causa intentata da Nintendo, causa infine vinta da Sony.
Non tutti sanno che nel 1994, durante la fase di sviluppo della PlayStation di Sony, il sistema prese il nome di Play Station Xperimental, ecco perchè viene spesso abbreviata con l'acronimo PSX. Tuttavia, questo non è il solo motivo, infatti, il nome interno ufficiale della console è PS-X, come indicato dalla firma di identificazione degli eseguibili dei giochi commerciali, ovvero PS-X EXE.