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Dalla Play-Station di Nintendo alla PlayStation di Sony

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Articolo a cura di Domenico Leonardi

In conclusione gli add-on sviluppati per far leggere i CD-ROM al Super Nintendo furono ben 3. La Play Station di Sony/Nintendo, lo SNES CD-ROM di Philips/Nintendo e il CD-ROM XA detto anche SNES Nintendo Disk di Sony/Philips/Nintendo.


 
Le specifiche tecniche dei 3 add-on
  • 1) Play Station
Sony-Nintendo
Ottobre 1991

SPECIFICHE:

Sustained Data Rate: 150 Kbyte/sec
Burst Data Rate: 600 Kbyte/sec
Access Time: 34 seconds
Memory Buffer: 64Kbit
CD-i Compatibile: No
Compatibile con cartucce SNES: Si
Prezzo previsto in USA: $200
Uscita prevista in USA: gennaio 1993 


  • 2) SNES CD-ROM
Nintendo-Philips
Giugno 1992

SPECIFICHE:

RAM Memory: 8 Mbit
SUB Memory: 2 Mbit
ROM Memory: 2 Mbit
Co-CPU: Si
Video: Si
CD-i Compatibile: Si
Minimum Access Time: 75 secondi
Maximum Access Time: 1 min, 3 sec
Prezzo previsto in USA: $200
Uscita prevista in USA: gennaio 1993 


  • 3) CD-ROM XA a.k.a SNES Nintendo Disk
Philips-Sony-Nintendo
Maggio 1993

SPECIFICHE:

RAM Memory: 8 Mbit
SUB Memory: 1 Mbit
ROM Memory: 2 Mbit
Co-CPU: 32-bit RISC
CPU Speed: 21.477 Mhz
Cache: 8 Kbit
Access Time: 7 seconds
Data Transferring Speed (tra SFC e CD-ROM): 150 o 300 Kbit/sec
Colori: 16.7 million
CD-i Compatibile: Si
Play Station Compatibile: Si
Prezzo previsto in USA: $299 







La "Play Station" di Sony.


Una volta cancellato il lavoro sullo stand-alone della console Play Station realizzato con Nintendo, Sony rimise all'opera i propri ingegneri per creare una macchina tutta sua che sfruttasse i 32 Bit... la PlayStation! Ma prima di giungere alla versione definitiva della console, Sony considerò di creare un sistema in grado di leggere sia i CD-ROM che le cartucce Super Nintendo e nel 1992, 200 unità di queste PlayStation vennero fabbricate ma subito scartate (foto sopra). Sony decise di aspettare la generazione di console successiva per entrare in gioco e di concentrarsi solo sulla tecnologia dei CD-ROM.

Per approfondire leggi anche (Super Disc e la prima PlayStation) e (Sony / Nintendo PlayStation (SFX-100) SNES-CD PROTOTIPO).



Comincia il viaggio della vera PlayStation di Sony

La storia di PlayStation non è iniziata con un mega evento di svariati milioni di dollari, ma con un semplice comunicato stampa, rilasciato un mercoledì mattina. Era il 27 ottobre del 1993 quando Sony Corp. annunciò alle indifferenti testate giornalistiche di tutto il mondo, di essere al lavoro su una nuova console a 32 Bit: “work toward marketing the new home-use game system domestically by the end of 1994 and overseas within 1995, priced competitively.” - "Stiamo lavorando nella commercializzazione di una nuova home console da gioco prevista entro la fine del 1994 in patria (Giappone ndr.) ed entro il 1995 all'estero, ad un prezzo competitivo".

Un comunicato rilasciato in seguito poi aggiunse i primi dettagli. Sony dichiarò che “The next-generation games machine is expected to offer high-speed, simultaneous movement of characters and high-quality backgrounds together with powerful 3D computer graphics”. Non c'era alcuna data di uscita precisa e, incredibilmente, neppure un nome per la console - anche se era noto che Sony avrebbe mantenuto il marchio PlayStation utilizzato nel progetto fallito per la creazione del drive CD-ROM per il SNES. Il nome di questo nuovo sistema giunse ufficialmente solo il mese successivo: PlayStation X o PS-X.

Una console portentosa per l'epoca, la cui CPU venne progettata dallo stesso Ken Kutaragi. Il 16 novembre così Sony diede ufficialmente vita alla divisione Sony Computer Entertainment Inc. come impresa comune tra Sony Corp. e Sony Music Japan.


Il lancio di PlayStation
 
Il 1994 è un anno di grandi novità ed esordi. Nelson Mandela diventa il primo presidente di colore del Sud Africa, il tanto atteso tunnel della Manica apre al traffico e la prima serie di una promettente sitcom intitolata Friends raccoglie unanimi consensi negli Stati Uniti.

In quello stesso anno il gigante dell'elettronica di consumo Sony tenta, per la prima volta, di entrare da sola nel competitivo mercato delle console di gioco.

Un circolo esclusivo
Fino a quel momento i videogiocatori di vecchia data si erano sempre ritenuti iscritti di diritto ad una specie di club, un gruppo ristretto nel quale si usava un linguaggio strano che parlava di "joystick" e "sprite", senza fare però riferimento a nessuna bevanda con le bollicine.

Questo club era conteso dai due colossi di allora, Sega e Nintendo, che oltre a rappresentare le uniche console in circolazione se le suonavano di santa ragione come wrestler (o lottatori di sumo visto che sono entrambi giapponesi) sfornando a ripetizione piccoli capolavori videoludici, ma offrendo agli appassionati solo due alternative a disposizione. La storia aveva anche mostrato che chiunque si fosse cimentato nell'impresa di inserirsi tra i due litiganti correva il rischio di restare chiuso all'angolo di questo pericolosissimo ring, massacrato senza pietà dai due "grandi".

L'esperienza di Philips e Panasonic con i rispettivi e fallimentari CD-I e 3DO, rappresentava l'incubo per chiunque voleva entrare in questo settore e quando Sony sciolse il patto con Nintendo cui doveva fornire tecnologia per il SNES e annunciò di voler realizzare una sua console, in molti volsero gli occhi al cielo come a dire "ma chi glie lo fa fare". Sony era forte col Walkman, i videoregistratori, gli stereo, le televisioni, gli impianti hi-fi… perché invischiarsi in una guerra apparentemente persa in partenza?

Lanciato con l'accattivante ed eloquente nome di PlayStation, il sistema a 32 bit basato su CD esce sul mercato giapponese nel mese di dicembre, sfidando la dura competizione dei 'due colossi': il Saturn di Sega, con il quale condivide molte caratteristiche, e l'imminente Ultra 64 di Nintendo.

Grazie al design relativamente compatto, al controller ergonomico e, non ultimo, agli splendidi risultati ottenuti nella conversione per la nuova piattaforma del popolare driver arcade di Namco Ridge Racer, la console di colore grigio attira l'attenzione dei giocatori, dimostrando che Sony Computer Entertainment ha tutte le carte in regola per competere con i veterani del settore.

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