Nell'immagine sottostante potete osservare l'evoluzione completa dei prototitpi di controller realizzati per PlayStation.
Teiyu Goto, ha anche rivelato alcuni retroscena sulla genesi dei simboli posti sui pulsanti dei controller PlayStation. "All'epoca altre compagnie associavano ogni pulsante a una lettera dell'alfabeto o a un colore differente. Volevamo qualcosa di semplice da ricordare e per questo abbiamo deciso di utilizzare icone o simboli. Fu mia l'idea della combinazione triangolo-cerchio-croce-quadrato. Diedi un colore e un significato a ogni simbolo."
"I manager pensavano che quei colori potessero creare confusione, ho dovuto insistere per far approvare le mie idee. Pensate alla Madonna in pittura; molte persone hanno nella propria mente la stessa immagina della donna. In modo analogo, la combinazione di questi semplici simboli è diventato un simbolo sia del brand PlayStation che del divertimento dei videogiochi in generale, e riuscire a comunicare tutto ciò è una cosa fantastica."
"I manager pensavano che quei colori potessero creare confusione, ho dovuto insistere per far approvare le mie idee. Pensate alla Madonna in pittura; molte persone hanno nella propria mente la stessa immagina della donna. In modo analogo, la combinazione di questi semplici simboli è diventato un simbolo sia del brand PlayStation che del divertimento dei videogiochi in generale, e riuscire a comunicare tutto ciò è una cosa fantastica."
Piccola nota per chi non ha mai provato un titolo giapponese: l’associazione O-sì e X-no non è un errore, in quanto è qui in Occidente che invece usiamo la X come bottone “affermativo”, scelta dettata dal fatto che per la maggior parte di noi il bottone inferiore è quello “principale”.
Dal lancio della console, il pad
subì delle variazioni estetiche ma non solo, infatti, vennero aggiunte
alcune features come gli stick analogici, la vibrazione e il touch pad. Ma il DualShock non è stato il solo controller di PlayStation. Ripercorriamo l'evoluzione dei sistemi di controllo delle console Sony!
1995 – Controller PlayStation: la forma del futuro
Completato il processo di sviluppo, PlayStation era pronta al debutto sul mercato con un controller davvero rivoluzionario. Era caratterizzato da una grande ergonomia (venne definito da tutti gli sviluppatori e giocatori dell'epoca come il miglior controller mai realizzato, "Il controller di PlayStation è incredibile. Semplicemente perfetto!") e con oltre ai tasti direzionali, da quattro tasti associati ad altrettante
icone (Triangolo, Cerchio, X e Quadrato) che diventarono presto simbolo
di una nuova cultura globale. La versione originale (modello SCPH-1010) venne stata rilasciata con la console, il 3 dicembre 1994 (in Giappone). Il 2 aprile 1996, Sony rilasciò una nuova versione del controller (modello SCPH-1080), con un cavo più lungo e dotato di ferrite bead.
Due anni più tardi, al controller originale vengono aggiunte due
levette da controllare con i pollici: da quel momento, rappresenteranno
una costante. Annunciato alla PlayStation Expo 96-97 l'1 Novembre del 1996, il design del Controller Analogico ha stabilito nuovi
standard nel mondo dei videogiochi, che perdurano tutt’oggi. Tra le caratteristiche da segnalare, la presenza di una distanza maggiore tra i tasti L2 ed R2, rispetto ai loro vicini L1 e R1, gli stick analogici concavi (e non convessi come sul Dual Shock) e in plastica (solo nel successivo Dual Shock venne inserito il rivestimento in gomma.) e i corni dell'impugnatura più lunghi. Tre le modalità di controllo; digitale, analogica (led rosso) e joystick analogico (led verde). Le versioni US (SCPH-1180) e EU (SCPH-1180e) vennero distribuite dal 1998 e nella sola colorazione grigia mentre in Giappone il Dual Analog era stato rilasciato anche nella colorazione nera. Ma soprattutto, il modello giapponese (SCPH-1150) presentava anche la vibrazione, divenendo dunque il primo controller con funzioni di vibrazione.
1998 – DUALSHOCK: uno shock per il sistema
Con il DUALSHOCK (SCPH-1200), le funzioni di vibrazione giunsero anche in Occidente. Ora si poteva avvertire fisicamente la forza dei colpi di Tekken 3! Questo fu l'ultimo controller ufficiale ad essere messo in commercio per PlayStation. Alcuni sviluppatori si resero conto che la possibilità di avere due motori dedicati alla vibrazione permetteva un effetto “stereofonico”: le scene dell’elicottero nel primo Metal Gear Solid ne sono un ottimo esempio.
Con il DUALSHOCK (SCPH-1200), le funzioni di vibrazione giunsero anche in Occidente. Ora si poteva avvertire fisicamente la forza dei colpi di Tekken 3! Questo fu l'ultimo controller ufficiale ad essere messo in commercio per PlayStation. Alcuni sviluppatori si resero conto che la possibilità di avere due motori dedicati alla vibrazione permetteva un effetto “stereofonico”: le scene dell’elicottero nel primo Metal Gear Solid ne sono un ottimo esempio.
Nonostante sia pressoché identico al suo predecessore, il primo
controller realizzato per PlayStation 2 è votato alla precisione. Le
rigide levette analogiche permettono movimenti precisi e possono essere
premute. Di conseguenza, giochi come Gran Turismo 4 sono diventati
capolavori di realismo fisico. Inoltre, le levette analogiche sono
ruvide, caratteristica che conferisce una presa più solida. Infine, i
tasti sono ora sensibili al tocco: PS2 può quindi rilevare la forza
della pressione.
2003 – EyeToy: vi vediamo
2004 – Microfoni SingStar: oltre il muro del suono
2005 – Buzzer Buzz!: la vita è tutta un quiz
2006 – Controller SIXAXIS: guarda mamma… senza fili!
2007 – PlayStation Eye: guarda, ascolta, chatta
2007 – DualShock 3: vibrazioni positive
2010 – PlayStation Move: lasciatevi andare
2013 – DualShock 4: rivoluzione
Con PlayStation 4 il controller subisce una rivoluzione sia esteriore che interiore. Il nuovo e ancor più ergonomico design del DualShock 4 incorpora delle levette più precise, dei sensori di movimento, un altoparlante integrato e dei controlli touch. I tasti "Start" e "Select" spariscono per fare spazio ai nuovi e più moderni "Option", dedicato ai vari menù di gioco e "Share" grazie a cui è ora possibile catturare video e screen dei propri momenti di gioco migliori da mostrare poi agli amici sui social network. Completa il tutto la barra luminosa colorata posta sul retro che riflette l'azione di gioco e aiuta la PlayStation Camera a rilevare il controller wireless.
È stato un cammino lungo, e abbiamo imparato molte cose. La soddisfazione di disporre di un sistema di comandi preciso. L’emozione di un realismo maggiore. Il divertimento di avere in mano un microfono, una pistola o una racchetta. La pura felicità del movimento. Quando 20 anni di sviluppo di controller PlayStation confluiscono in un solo oggetto, cosa si ottiene? Qualcosa che non vorrete mai e poi mai lasciare. È il DualShock 4.